mercoledì 13 marzo 2019

Considerato tutto

Considerato tutto,
nel suo insieme,
tutto senza filtri
senza correttori di bozze,
senza che le virgole mi vengano tolte o aggiunte,
che le parole si ingrassino
come me quando sto bene,
che i concetti si svuotino 
come quando io non sto più bene
(come, quando, chi, dove, perché).

Ecco,
considerato tutto
credo sia un lusso
sentirsi così leggeri
arrivati perché non c'è più meta
in movimento perché non c'è più casa
(e cazzo, direte voi, ma senza casa pure?)
No è che io la casa la vivo come la temo io
cioè la vivo poi la temo.
La casa è una grande cuccia, come dice Francesco,
però a volte diventa un posto in cui non vuoi tornare
se ad aspettare
(ad aspettarti)
c'è la persona sbagliata.

Considerato tutto 
non piove sul bagnato
sbaglia solo chi fa
eccetera eccetera...
Però io dico
Considerato tutto
non credo a questi modi di dire
credo solo che dove sei te la devi cavare.

Che può voler dire:
farsi operare
dal dentista o da chi più credi
ma la cosa deve funzionare.
Ora ho finalmente capito:
Considerato tutto
Io posso ancora funzionare.

Notte


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