sabato 9 gennaio 2021

LA RABBIA

Troverò un posto in cui depositare tutta la mia merce, spegnerò il mio furgoncino e andrò casa per casa a consegnare i pacchi che mi hanno affidato.
Troverò non solo un posto ma forse troverò tutti i campanelli.

Sfodero un realismo concreto e fotografico quando cerco di spiegarmi.
Nonostante tutto ciò trovo sempre incompresa parte della mia esistenza, come fossi l'ultimo agricoltore in un mondo industrializzato e la terra e le galline e la materia prima non solo non avessero spazio nei pensieri e nelle riflessioni, ma fossero addirittura denigrati.

Troverò tutta la rabbia che ho catalogato in scatoloni di varie misure e la fodererò di poliuretano, di plastica e di imballaggio (un nostro feticcio del quotidiano - mega cit) poi mi sfuggirà il senso di tutta questa fretta quindi cercherò imballaggi biodegradabili, quei fottuti sacchettini dell'umido che si rompono prima di aver finito il loro progetto natale.

Troverò questi materiali bio combustibili, fossili che raccolgono fossili, per rifiutare rifiuti e non nasare nuovamente come un cane - vi ricorderò - bensì come gesto di eliminazione, definitivo, irrecuperabile per noi proprietari materici.

E che noi questi aggettivi da geologo non li capiamo...non avevi studiato arte? Si, ma male, quindi ho ampliato il raggio.
Ora trattasi di circonferenza, di bosone, di atomo riproducibile infinitamente.

Sai perché mi piace parlare così?

Perché voglio che tu, come me, non ne capisca nulla.