Ci sono
persone sentimentali che credono sempre alle emozioni, al groviglio geriatrico
del ricordo.
Sono persone
come aquiloni che vengono sbattacchiate dal vento e non riescono a governare la
loro traiettoria, come i palloni leggerissimi con cui un rigore poteva entrare
in porta pur mirando esattamente dalla parte opposta.
Così credo siate voi, sentimentali
bastardi. Vi schiantate contro le scogliere della vita con l’insistenza di un
cadavere, con l’inerzia dell’immobilità.
Però smuovete qualcosa, quella schiuma,
quel pezzo di visuale, un lampo nel cielo, voi maledetti rastafariani in un
periodo di cravatte e liste in discoteca, siete assolutamente fuori tempo.
Sembrate la
serata revival che ti tocca subire nella discoteca al mare (in città non ci vai nemmeno in cambio di un
bonifico trimestrale) eppure eppure un poco ti vien da ridere, sai che parlo di
te. Ti ricordi quanto fa incazzare sentirsi chiamare prima “groviglio
geriatrico” poi “aquilone” (non male dai) ed infine “pallone ingovernabile”.
Ho cambiato
qualcosa, vediamo se sei sul pezzo.
Ci sono
persone disinteressate, principalmente alla socialità, alla politica, al mondo,
all’inquinamento, alle malattie, al dolore.
Sono persone
come te, come me, solo non hanno voglia di impegnarsi in nessuna lotta, a meno
che non riguardi personalmente loro ed ora questo post diventa noioso anche
all’autrice.
Ci sono
persone non identificate, non riconosciute, che non attraccano mai a nessuno
porto, son sempre in tempesta ma lontano da qualsiasi riva, non sbattono né
remano. Hanno un’ancora ben piantata a largo, forse i loro genitori, forse il
loro ex, o loro stessi hanno lanciato quel macigno verso il fondale, ma non
diamo colpa ad altri.
xx